Reverse Charge e Split Payment sono meccanismi introdotti dalla Legge di stabilita’ ed in vigore dal 1^ Gennaio 2015 che obbligano a fatturare senza iva a debito , e che interessano principalmente i settori delle costruzioni, dell’installazione di impianti ma anche le imprese di pulizie nel caso del Reverse Charge , e tutte le imprese che lavorano con le pubbliche amministrazioni nel caso dello Spilt Payment. Tali meccanismi , obbligando a fatturare senza iva a debito , creano gravissimi problemi di liquidità , infatti l’impossibilità di dedurre l’IVA sulle vendite genera uno squilibrio nella gestione finanziaria a breve per l’imprese , un taglio di liquidità del 10% che chissà quando sarà recuperata considerando i tempi del rimborso da parte dell’erario. L’ ampliamento del Reverse Charge e l’introduzione dello Split Payment sono stati introdotti per contrastare l’evasione IVA , un proposito da condividere in pieno e senza riserve ma che però rischia , a causa di una procedura burocratica onerosa e con tempi di rimborso dei crediti iva troppo lunghi , di far aumentare ancora di più la crisi di liquidità delle imprese oneste .